La sua produzione artistica comunica tramite linguaggi diversi, tra cui scultura, installazione, fotografia, disegno e applicazioni su tela. Tamara ha una preferenza per i posti più incontaminati della Terra. Il suo preferito per eccellenza è il paesaggio selvatico delle terre d’Islanda. È dove lei osserva e memorizza piante, animali, altri oggetti e materiali naturali, che poi formano l’anima e il nucleo simbolico della sua arte, quale investiga le molteplici forme della natura come deposito delle arcane leggi di conservazione e trasmissione. Nelle sue composizioni di disegno e nelle sue installazioni di sculture la sintassi della vita appare chiara e cristallina e resta sospesa in un attimo eterno che diventa la quintessenza dell’introspezione. Tutto accade in uno stato di solitudine dove la presenza umana è dolcemente chiamata come testimone delle meraviglie dell’infinita trasformazione, risultando, al tempo stesso, una possibile minaccia a questo delicato equilibrio Tutte le catalogazioni tassonomiche scompaiono e l’Essere può manifestarsi come roccia, fossile, fiore o foglia, nel ricettacolo indistinto della creazione. L’intero appare tuttavia armonioso e razionale, perché ogni elemento trova spontaneamente il suo posto in un ecosistema di segni.
STATEMENT
“La mia produzione artistica è articolata in varie forme di espressione, come il disegno - dove possiamo osservare i miei capelli sottili come segni di matita - , installazioni e sculture fatte con elementi naturali, e applicazioni su fotografia. Esploro soggetti universali: materia, natura, leggenda, bellezza, vergogna e silenzio, ma anche solitudine, amore e la precarietà delle cose. Suoni, rocce, paesaggi, flora e fauna: uso questi elementi come punto di partenza per studiare, contemplare e pianificare composizioni, cercando connessioni tra gli elementi naturali e l’animo umano, interazioni umane con la terra e il paesaggio.”